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Maternità e pari opportunità nella GSPA Enpaia: vera tutela, non sterile narrazione

Nella GSPA Enpaia la tutela della maternità non è un “plus”, né una generosa concessione, ma un diritto garantito per legge e pienamente assicurato dal Regolamento per la previdenza obbligatoria. A testimoniarlo è l’art. 21, che prevede l’erogazione dell’indennità di maternità secondo le modalità e nei termini stabiliti dalla normativa vigente (Legge 379/1990), con copertura assicurata da un contributo obbligatorio versato da tutti gli iscritti.

In parallelo, la Gestione ha attivato strumenti di welfare attivo, come le Provvidenze Straordinarie deliberate dal Comitato Amministratore, tra cui contributi per la nascita di un figlio e sostegno al percorso formativo dei figli, nel quadro di un Fondo di Solidarietà disciplinato all’art. 29, attivato da diversi anni.

Questo approccio integrato tra doveri assistenziali e iniziative di welfare aggiuntivo riflette l’equilibrio tra responsabilità istituzionale e prossimità concreta.

Una linea che trova piena coerenza con l’impegno del Comitato per le Pari Opportunità del Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, recentemente istituito (9 aprile 2024), con il compito di favorire un’effettiva equità di genere e sostenere l’evoluzione della professione in chiave moderna e inclusiva.

In un’epoca in cui la comunicazione può talvolta indulgere in slogan enfatici, è bene ribadire che la tutela della maternità è un obbligo normativo, non un elemento accessorio da rivestire di retorica.

Ciò che conta davvero è garantire alle professioniste e ai professionisti strumenti certi, continui e trasparenti, nel rispetto delle leggi e nella valorizzazione della categoria.